Quali sono i tempi e le modalità della rettifica di fatturazione?
Come vengono accreditate le somme non dovute?
Se il venditore riconosce l'errore di fatturazione, il cliente ha diritto all'accredito della somma che gli era stata addebitata per errore, anche se di misura diversa da quella richiesta.
Nel caso di una fattura già pagata o rateizzabile, il venditore deve provvedere all'accredito dopo al massimo 60 giorni solari dalla data di ricevimento della richiesta scritta di rettifica di fatturazione. Questo termine include i tempi per l'eventuale acquisizione, da parte del venditore, di dati tecnici, ossia di informazioni che il venditore deve chiedere al distributore, o 90 giorni solari se la fatturazione è quadrimestrale.
L'accredito della somma non dovuta può essere effettuato dal venditore anche in bolletta, ma se residua un credito del cliente, nei 60 o 90 giorni questo deve essergli corrisposto con rimessa diretta (assegno, bonifico, ecc).
Se l'accredito di una fattura già pagata o rateizzabile avviene dopo il tempo massimo previsto, il venditore deve liquidare al cliente nella prima bolletta utile un indennizzo automatico di 20 € se la risposta arriva entro il doppio del tempo massimo (ad esempio, 120 giorni se la fatturazione non è quadrimestrale), di 40 € se arriva oltre il doppio del tempo massimo, e di 60 € se arriva dopo il triplo del tempo massimo. Il cliente deve ricevere l'indennizzo entro 8 mesi da quando il venditore ha ricevuto la sua richiesta.