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Provvedimenti

Comunicato stampa

Approvate le tariffe di trasporto nazionale del gas e definiti i criteri per quelle del servizio di rigassificazione

Milano, 05 agosto 2005

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha approvato le tariffe di trasporto del gas metano sui gasdotti nazionali e sulle reti regionali elaborate dalle imprese nel rispetto dei criteri pubblicati il 30 luglio. L'Autorità ha anche definito i criteri per le tariffe di rigassificazione del gas naturale liquefatto (Gnl importabile via nave) per il secondo periodo regolatorio (1 ottobre 2005 - 30 settembre 2008). GNL Italia Spa, che gestisce l'unico terminale di rigassificazione presente sul territorio nazionale, dovrà ora elaborare i valori tariffari puntuali, per l'approvazione finale dell'Autorità. Entrambi i provvedimenti sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it.

Tariffe di trasporto. Il sistema tariffario per il trasporto, basato come negli scorsi quattro anni sul metodo dell' "entry-exit", si articola su corrispettivi applicati alla capacità impegnata nei punti di entrata nei gasdotti nazionali e nei punti di uscita, e su un corrispettivo per la capacità impegnata sulla rete regionale, del tipo "francobollo", con sconti per chi preleva il gas a meno di 15 km dalla rete nazionale. A questi corrispettivi di capacità si affianca un corrispettivo variabile applicato ai metri cubi di gas movimentati.

Le tariffe sono state proposte dalle imprese, che possiedono reti di trasporto, sulla base di criteri e vincoli definiti dall'Autorità con la deliberazione dello scorso 30 luglio, al termine di un processo di consultazione cui hanno partecipato tutti i soggetti interessati. L'Autorità ha verificato la congruità e coerenza delle proposte con i criteri e i vincoli stabiliti ed in particolare che il rendimento del capitale investito netto della rete non risultasse superiore al 6,7% e che fosse rispettata l'equa ripartizione, tra imprese e utenti, delle maggiori efficienze conseguite dalle imprese nei costi operativi dello scorso periodo regolatorio. Nel complesso, il nuovo provvedimento dell'Autorità comporterà, a volumi costanti di gas trasportato, una riduzione dei ricavi del comparto trasporto gas del 3,9% in termini nominali e 5,9% in termini reali (inflazione al 2%).

Come per il primo periodo regolatorio, le tariffe per il prossimo anno sono state valutate sulla base di un'analisi puntuale dei costi delle imprese; l'evoluzione di tali tariffe, negli anni seguenti, seguiranno meccanismi automatici di aggiornamento, che, da un lato, prevedono un miglioramento delle efficienze gestionali attraverso il meccanismo del "price cap" (riduzione annuale prefissata dei ricavi), e dall'altro incentiveranno gli investimenti nel settore, anche al fine di aumentare le capacità di importazione e la disponibilità di gas naturale, a tutto vantaggio di un'effettiva funzionalità del mercato.

Criteri per le tariffe di rigassificazione. Le decisioni dell'Autorità sono conseguenti alle esigenze di modifica e integrazione emerse nel primo periodo di regolazione e agli esiti della consultazione svolta con il documento pubblicato lo scorso 20 giugno. Esse tengono inoltre conto di un'equa ripartizione, tra utenti e operatori del terminale, delle maggiori efficienze ottenute da questi ultimi nei propri costi operativi.

Per la determinazione dei livelli tariffari sono sostanzialmente confermati i meccanismi già in vigore negli scorsi 4 anni, ed è stato definito un tasso di remunerazione del capitale investito pari al 7,6% reale pre-tasse, valore ridotto rispetto al precedente (9,15%) ed in linea con gli altri servizi a rete nazionali ed europei.

Aspetti significativi del provvedimento sono pure quelli previsti in prospettiva e finalizzati ad incentivare lo sviluppo di nuova potenzialità di rigassificazione; sviluppo necessario per ampliare, anche con una maggior capacità di importazione di Gnl via nave, l'accesso ad un insieme sempre più allargato e conveniente di mercati per l'approvvigionamento di gas.

Il prossimo periodo regolatorio è stato provvisoriamente accorciato a tre anni, proprio per verificare l'efficacia delle novità introdotte e la necessità di eventuali implementazioni. Tali novità si esplicheranno: in una garanzia della copertura dei costi delle nuove realizzazioni, anche senza la presenza di utilizzatori che impegnino le nuove capacità con contratti di lungo termine; un tasso di remunerazione, dei nuovi investimenti, maggiorato rispetto a quello riconosciuto sul capitale esistente al termine dell'esercizio 2004 e per una durata superiore al periodo di regolazione; una tariffa scontata per i corrispettivi di ingresso alla rete di trasporto, riservata agli utilizzatori che impegneranno capacità a lungo termine.

Sia l'incremento del tasso di remunerazione sia la durata sono differenziati in funzione delle diverse tipologie di investimento; ad esempio, per gli investimenti che assicurino nuova capacità di rigassificazione, la maggiorazione del tasso di rendimento è pari al 3% per 15 anni.

Con riferimento alla struttura e all'articolazione tariffaria, si è mantenuta la ripartizione dei ricavi tra le componenti capacity e commodity, ma il rapporto è stato portato a 80/20; è stata inoltre meglio precisata la quota di ricavi connessi agli approdi (10%) che comunque sono corrisposti in funzione del loro effettivo numero. Quanto poi ai corrispettivi, questi sono dovuti dagli utilizzatori secondo criteri che favoriscono sia la messa a disposizione delle capacità impegnate, ma non utilizzate, sia l'attività spot di rigassificazione.

Analogamente alla precedente delibera sui criteri tariffari per l'attività di trasporto, anche con questo provvedimento l'Autorità intende assicurare: condizioni più favorevoli per lo sviluppo delle infrastrutture di rigassificazione, anche al fine di ottenere un'offerta di capacità che garantisca più sicurezza e più concorrenza, grazie a volumi di gas in eccesso rispetto alle prospettive di sviluppo della domanda; favorire lo sviluppo di infrastrutture di approvvigionamento e di una funzione da "hub" del territorio italiano per il continente europeo; avvio di un mercato spot del gas e della relativa capacità di trasporto, che permetta di superare i vincoli alla concorrenza derivanti dall'uso diffuso di contratti pluriennali "take or pay".