Sarà Malta a pagare 400 milioni di Euro per realizzare l'opera, ritenuta strategica dalla Commissione Europea sin dal 2013, che porterà benefici anche all'Italia. Il gasdotto collegherà il sito di Delimara, in territorio maltese, con un nuovo terminale da realizzare a Gela mediante un tracciato di circa 160 km, in massima parte sottomarino. Poiché oltre il 90% dei benefici netti associati al nuovo gasdotto è attribuibile al sistema maltese, ARERA e REWS hanno raggiunto un'intesa che attribuisce a Malta la totalità dei costi di investimento del gasdotto Melita TransGas. La realizzazione del progetto consentirà la connessione fisica di Malta al sistema gas europeo, ridurrà i costi di approvvigionamento gas per il sistema maltese, migliorerà la sicurezza di approvvigionamento e ridurrà l'impatto ambientale in termini di emissioni di CO2. Sono inoltre attesi dei benefici anche per il sistema italiano, perché una parte - sebbene minima - dei propri futuri costi di trasporto sarà sostenuta da utenti maltesi. I lavori verranno completati nel 2024, con una capacità massima di circa 2 miliardi di metri cubi all'anno. La nuova pipeline trasporterà gas dalla Sicilia alle centrali elettriche di Delimara, sostituendo il gas che è ora disponibile grazie a un terminale galleggiante di stoccaggio e alla relativa unità di rigassificazione.
5 giugno 2019