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Comunicato stampa

Segnalazione a Parlamento e GovernoProposte dell'Autorità per la promozione della concorrenza nel mercato del gas

Milano, 28 gennaio 2005

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha inviato a Parlamento e Governo un documento di proposte per lo sviluppo concorrenziale del mercato del gas naturale con particolare riferimento alla terzietà della gestione della rete nazionale dei gasdotti e del sistema degli stoccaggi. La segnalazione si basa sulle conclusioni dell'istruttoria conoscitiva sul mercato del gas condotta congiuntamente all'Autorità garante della concorrenza e del mercato pubblicata il 17 giugno 2004, ed è disponibile sul sito wwww.autorita.energia.it

Lo sviluppo di un libero e concorrenziale mercato del gas e la sua disponibilità a prezzi convenienti è un elemento essenziale per la competitività complessiva del Paese. Nonostante quanto disposto in Italia nel 2000 per la liberalizzazione del mercato, il gruppo Eni mantiene una posizione dominante in tutte le fasi della filiera: produzione e approvvigionamento, trasporto, stoccaggio e vendita. Funzionali al mantenimento della posizione dominante appaiono la limitata capacità delle infrastrutture di importazione e di stoccaggio nonché le congestioni sui metanodotti di importazione, ciò che impedisce il formarsi di un eccesso di offerta, rispetto alla domanda, tale da innescare una effettiva concorrenza e una adeguata possibilità di scelta del consumatore fra fornitori alternativi. In questo contesto esistono oggettive difficoltà per le iniziative di altri operatori che non appaiono in grado di dare soluzione al problema.

L'Autorità auspica pertanto l'adozione, nel più breve tempo possibile, delle seguenti iniziative:

  • Uscita dell'Eni dal capitale della società Snam Rete Gas almeno fino ad una quota residuale del 5%, come già previsto per la trasmissione nel settore elettrico, al fine di garantire effettiva terzietà e indipendenza nella gestione della rete nazionale del gas e nelle scelte di investimento;
  • Agli stessi fini di terzietà, simile processo di uscita di Eni dalla società Stogit, monopolista nel settore degli stoccaggi, ed eventuale fusione di quest'ultima nella società Snam Rete Gas;
  • Conferimento alla società Snam Rete Gas, contestualmente al processo di dismissione, della facoltà di operare all'estero e trasferimento ad essa di proprietà, concessioni e diritti di trasporto oggi in capo al gruppo Eni nei gasdotti collegati all'Italia, fatta salva l'esecuzione dei contratti in essere;
  • Cessione a operatori terzi di parte dei contratti di importazione di lungo periodo nella disponibilità del gruppo Eni;
  • Cessione a operatori terzi di parte della produzione nazionale nella disponibilità esclusiva del gruppo Eni;
  • Riformulazione del limite per l'Eni alla immissione di gas in Italia e suo prolungamento oltre il 2010; l'Eni ha sostanzialmente eluso tale limite cedendo a propri "concorrenti" sul mercato nazionale, quantitativi di gas e capacità di trasporto sui gasdotti internazionali fino al confine italiano.

Le proposte formulate dall'Autorità si associano anche ai potenziali di sviluppo del mercato nazionale del gas offerti dalla collocazione geografica del nostro Paese, ponte naturale tra le aree di produzione mediorientali e nord africane e le aree di consumo continentali europee; tale collocazione consentirebbe all'Italia di diventare un vero e proprio "hub", base di scambio per i mercati internazionali di approvvigionamento e consumo.

In tale prospettiva di sviluppo, le infrastrutture del gas e i mercati fisici e finanziari che su di esse gravitano - anche tramite la costituenda borsa del gas - caratterizzerebbero il nostro Paese come area di transito e non più solo come area di consumo; ciò genererebbe significative e positive conseguenze in termini di sicurezza degli approvvigionamenti e di convenienza economica, grazie ad una ampliata disponibilità di offerta e ad una maggior pressione concorrenziale.