Gli obiettivi di decarbonizzazione introdotti a livello europeo e declinati a livello nazionale dalla proposta di Piano nazionale integrato energia clima, i limiti mostrati dal modello attuale di mercato elettrico nel supportare lo sviluppo di infrastrutture di generazione (al di fuori dagli schemi di incentivazione), e il progressivo superamento delle logiche storiche di approvvigionamento del gas naturale a favore di nuovi equilibri di mercato a livello globale, sono tre elementi che pongono una sfida importante per garantire l'adeguatezza e la sicurezza del sistema elettrico e del gas naturale nel medio periodo e uno loro sviluppo e funzionamento efficiente.
Tale sfida chiama in causa la regolazione che deve fornire risposte efficaci proponendo un nuovo modello di mercato chiaro e coerente, riuscendo a conciliare la progressiva centralizzazione a livello europeo delle decisioni, con responsabilità che spesso restano a livello nazionale e sistemi nazionali molto diversi fra loro per ragioni storiche, culturali e territoriali.
In questo ambito si inquadrano le riforme regolatorie che, accanto a quelle che si stanno discutendo nel settore del gas naturale, dovranno accompagnare il settore elettrico nell'implementazione delle norme del Clean Energy Package (di seguito CEP).
In quest'ambito l'Autorità individua quattro obiettivi strategici.
OS.19 Miglioramento degli strumenti per la gestione del rischio di controparte nei servizi regolati
Lo scenario evolutivo richiamato nell'introduzione di contesto implica anche la necessità di una progressiva evoluzione della regolazione dei servizi infrastrutturali. La necessità di garantire l'equilibrio economico finanziario con gli obiettivi di efficientamento del servizio presenta nuove sfide e richiede lo sviluppo di nuovi strumenti regolatori che aumentino la responsabilizzazione dei soggetti regolati nelle scelte gestionali e di investimento, per favorire comportamenti coerenti con gli interessi complessivi del sistema. In tale prospettiva la regolazione dovrà tenere conto anche delle nuove e diverse prospettive che si profilano per i settori gas ed elettrico, il primo chiamato a supportare la fase di transizione verso la decarbonizzazione, il secondo al centro del processo di trasformazione dei sistemi energetici e chiamato a supportare nuovi utilizzi (ad es. la mobilità elettrica), il crescente ruolo della produzione diffusa e l'integrazione di questa con il consumo.
In continuità con il Quadro strategico 2015-18 e con alcune linee di lavoro già da tempo avviate (es. resilienza, misura 2G, metodologie di analisi costi/benefici), l'evoluzione della regolazione riguarda tutti i servizi infrastrutturali dei due settori energia (trasmissione elettrica, trasporto gas, distribuzione elettrica e gas, misura elettrica e gas, GNL e stoccaggio gas), seppure in misura differenziata e graduale.
Il nuovo pacchetto di norme europee del Clean energy package prevede una sempre maggiore partecipazione della domanda ai mercati energetici, anche attraverso nuove forme organizzative di produzione ed autoconsumo collettivo come le comunità energetiche di cittadini e le comunità rinnovabili. Lo sviluppo delle infrastrutture dovrà tenere debito conto di questi nuovi elementi di contesto assicurando che i costi che i consumatori sono chiamati a coprire siano efficienti e sostenibili, che le priorità di investimento degli operatori siano allineate alle esigenze del sistema e che, i livelli di qualità del servizio convergano in tutte le aree del Paese allineati verso quelli delle aree meglio servite.
In questo contesto l'Autorità individua due obiettivi strategici.
OS.20 Regolazione per obiettivi di spesa e di servizio
Il sistema energetico è chiamato a gestire le sfide della decarbonizzazione in un contesto di crescente armonizzazione a livello europeo delle politiche energetiche, ove i singoli Piani nazionali integrati energia clima (PNIEC) rappresenteranno un importante strumento per il raggiungimento degli obiettivi europei.
Analogamente, il quadro regolatorio complessivo sarà sempre più affidato ad ACER, l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali di energia a cui le nuove disposizioni del Clean Energy Package attribuiscono nuove competenze e poteri decisionali diretti anche in ambiti sinora riservati alla regolazione nazionale.
In questo contesto l'Autorità ritiene di dover rafforzare la propria partecipazione sia nell'ambito delle attività ACER, per le nuove materie di competenza che si estendono dai mercati all'ingrosso sino alla distribuzione, che in quelle del CEER - l'associazione dei regolatori indipendenti europei dell'energia di cui è membro fondatore sin dal 2000-in particolare per gli aspetti che riguardano i consumatori finali e i mercati retail.
Anche la regolazione delle infrastrutture transfrontaliere (sia realizzate in regime regolato che in esenzione) richiede sempre più la definizione di regimi regolatori sovranazionali, definiti, a seconda dei casi, in accordo con le autorità estere, con ACER e con la Commissione Europea. Con particolare riferimento al settore del gas naturale tale coordinamento potrebbe riguardare anche decisioni relative al decommissioning di alcune infrastrutture di interesse transfrontaliero.
L'Autorità ha sempre promosso la partecipazione attiva alle iniziative di condivisione delle buone pratiche regolatorie a livello internazionale e in particolare con i regolatori della Comunità energetica (ECRB) e del bacino Mediterraneo (MEDREG).
In quest'ambito l'Autorità individua due obiettivi strategici.
OS.22 Promozione di regole europee coerenti con le specificità del sistema nazionale