Lo sviluppo della mobilità elettrica nel contesto del sistema elettrico
La diffusione dei veicoli elettrici comporta la necessità di infrastrutture di ricarica; la ricarica può avvenire o in luoghi privati (es, abitazioni o garage di flotte aziendali) o in luoghi accessibili al pubblico (es. colonnine stradali, stazioni di rifornimento, parcheggi di operatori commerciali, etc.). Anche se la ricarica dei veicoli elettrici in luoghi pubblici è un servizio che non rientra nel perimetro della regolazione affidata all'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ARERA intende contribuire a fornire ai cittadini e agli operatori informazioni il più possibile chiare, precise e utili per compiere le proprie scelte di investimento, proseguendo le attività già intraprese da diversi anni a favore dello sviluppo della mobilità elettrica.
In questo contesto, è stato predisposto un documento tecnico nel quale vengono presentati e analizzati alcuni scenari di costo del servizio di ricarica per veicoli elettrici, per contribuire a meglio comprendere quali fattori determinano oggi il costo del servizio di ricarica in ambito pubblico e in ambito privato e quale sia l'effettivo ruolo giocato dalle componenti tariffarie dell'energia elettrica amministrate dall'Autorità rispetto a quelle che sono frutto di dinamiche competitive di mercato:
Prezzi dei servizi di ricarica per veicoli elettrici e sistema tariffario dell'energia elettrica
Il contesto normativo europeo e nazionale si è evoluto in modo rilevante tra il 2014 e il 2016, a seguito della Direttiva 2014/94/UE (anche detta DAFI, Alternative Fuel Infrastructrure Directive), recepita nell'ordinamento nazionale con il decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257. Il quadro definito dalla Direttiva 2014/94/UE è basato sul principio che lo sviluppo e l'esercizio delle infrastrutture di ricarica in luoghi accessibili al pubblico dovrebbero essere ispirati ai principi di un mercato concorrenziale con accesso aperto a tutti i soggetti che possiedono e gestiscono punti di ricarica in luoghi aperti al pubblico.
Questi alcuni ulteriori aspetti rilevanti derivanti dal recepimento della Direttiva 2014/94/UE:
Inoltre, il decreto legislativo 257/2016 dispone che il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE), previsto dall'articolo 17‐septies, del decreto‐legge 22 giugno 2012, n. 83 (convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), costituisca la sezione relativa all'energia elettrica del Quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e la realizzazione della relativa infrastruttura.
Riferimenti
Per quanto concerne la ricarica dei veicoli elettrici per i clienti domestici, la riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica definita dalla delibera 582/2015/R/eel ha rimosso le barriere esistenti allo sviluppo della cosiddetta "ricarica privata" derivanti dalla precedente struttura progressiva delle tariffe elettriche per i clienti domestici; per un'analisi di dettaglio delle conseguenze positive derivanti da tale riforma sui costi della ricarica di veicoli elettrici si invita a leggere l'Appendice I della Relazione AIR associata a tale deliberazione.
Quanto alla ricarica dei veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico, fin dal 2012 l'Autorità ha definito una struttura tariffaria "monomia" (cioè espressa solo in c€/kWh, senza componenti fisse o proporzionali alla potenza impegnata) applicabile su richiesta ai punti di prelievo in bassa tensione dedicati al servizio di ricarica dei veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Tale struttura tariffaria è stata confermata per il periodo 2016-2019 dalle disposizioni della deliberazione 654/2015 (Allegato A, Testo integrato per il trasporto TIT). Per maggiori informazioni si vedano le risposte alle domande frequenti.
Infine, in materia di tempi di connessione dei punti di ricarica, si applicano le disposizioni della deliberazione 646/2015 (Allegato A - TIQE), che prevedono standard specifici per i tempi massimi di connessione alla rete (al netto dei tempi necessari per le autorizzazioni pubbliche, ove necessarie) e rimborsi automatici in caso di mancato rispetto di tali tempi massimi. Il TIQE prevede altresì la possibilità, per gli operatori del servizio di ricarica che abbiano necessità di connessione su larga scala, di concordare con i distributori di energia elettrica un piano temporale delle connessioni.
Nell'ambito della Ricerca di Sistema, vale a dire la ricerca di interesse generale sul sistema elettrico, finanziata attraverso una componente della tariffa elettrica (A5RIM), sono stati sviluppati diversi progetti inerenti la mobilità elettrica; l'impatto sul sistema elettrico della potenziale diffusione dei veicoli elettrici è, infatti, uno dei temi inseriti da alcuni anni nel programma della ricerca di sistema.
RSE, Ricerca Sistema Energetico, ha altresì fornito supporto scientifico per la redazione del documento "Elementi per una Road map della mobilità" presentato a maggio 2017 e frutto dei contributi forniti dai partecipanti al tavolo voluto nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio del Ministri, a cui hanno partecipato oltre 80 soggetti tra i principali portatori di interesse del settore della mobilità, associazioni ambientaliste e di consumatori, rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche centrali e locali, istituzioni di ricerca
I progetti pilota
Con la delibera 15 dicembre 2010, ARG/elt 242/10, è stato bandito un concorso per la selezione progetti sperimentali del servizio di ricarica pubblica dei veicoli elettrici, con diversi "modelli di business" dal momento che non era ancora in vigore l'ordinamento conseguente alla Direttiva 2014/94/UE.
Con la delibera 13 luglio 2011, ARG/elt 96/11, l'Autorità, sulla base delle risultanze del Rapporto di valutazione predisposto dai suoi Uffici con il supporto tecnico della società RSE, ha effettuato la selezione dei progetti pilota ammessi all'agevolazione per cinque anni.
I progetti pilota si sono conclusi nel 2015. Una sintesi dei risultati conseguiti nell'ambito dei progetti pilota promossi dall'Autorità è presentata nella Relazione Annuale 2017 Volume 2, pagg. 88-90 e, in maggior dettaglio, nel rapporto predisposto da RSE:
Pareri espressi dall'Autorità a supporto dei lavori parlamentari
Nel corso degli ultimi anni, l'Autorità ha svolto il proprio ruolo consultivo nei confronti del Parlamento e del Governo, previsto dall'art. 2 comma 6 della legge 481/95, in diverse occasioni: