Al via le consultazioni sulla modalità di alimentazione e gestione del Fondo di garanzia delle opere idriche, già avviato da Arera con un provvedimento di fine luglio e istituito dalla legge 28 dicembre 2015 n. 221.
Il documento illustra gli orientamenti dell'Autorità per agevolare l'accesso al credito e l'accelerazione degli investimenti, tenuto conto degli interventi che il Fondo di garanzia delle opere idriche è chiamato a sostenere, ossia il potenziamento delle infrastrutture idriche, comprese le reti di fognatura e gli impianti di depurazione, in tutto il territorio nazionale, e la garanzia di un'adeguata tutela della risorsa idrica e dell'ambiente. Inoltre, l'intervento di Arera è finalizzato ad assicurare la sostenibilità della tariffa applicata all'utenza, nonché la trasparenza e l'accessibilità alle informazioni concernenti le modalità di gestione del Fondo medesimo.
In linea generale, oltre al coordinamento delle misure per la promozione degli investimenti, la consultazione ha l'obiettivo di coinvolgere tutti i soggetti interessati per raccogliere osservazioni in merito alla ricognizione dei fabbisogni, impieghi e fonti di finanziamento ed elementi procedurali, determinando così i primi interventi necessari a garantire l'avvio dell'operatività del Fondo, e accrescendo al contempo la finanziabilità dei programmi di investimento e l'accelerazione degli interventi. Inoltre, il Fondo sarà anche uno strumento per contenere il rischio connesso al trasferimento delle gestioni tra diversi operatori, in modo da contemperare l'esigenza di assicurare la sostenibilità sociale della tariffa e l'equilibrio economico e finanziario della gestione.
Nello specifico, per quanto riguarda l'alimentazione del Fondo, il documento posto in consultazione prevede di quantificare una componente tariffaria perequativa compresa tra 0,3 e 0,6 cent/mc (da indicare separatamente in bolletta), che possa generare risorse stimabili tra i 34 e i 68 milioni di euro.
Il funzionamento del Fondo sarà affidato all'Autorità e alla CSEA (preposta alla concessione della garanzia e alla gestione del Fondo), che provvederanno al controllo ed al monitoraggio degli interventi ammessi alla garanzia, acquisendo tutte le informazioni necessarie.
In particolare, l'Autorità effettuerà le verifiche sullo sviluppo degli interventi anche tenuto conto delle informazioni trasmesse nell'ambito delle istruttorie volte all'approvazione delle proposte tariffarie, richiedendo il dettaglio delle motivazioni di eventuali ritardi nell'esecuzione dei lavori. Lo stato di avanzamento degli interventi verrà, inoltre, pubblicato ed aggiornato sul sito istituzionale di Arera.
Si pensa, inoltre, alla possibilità di considerare - anche in sede di elaborazione delle nuove regole tariffarie - un periodo di programmazione degli interventi che vada oltre la durata del periodo regolatorio, sottolineando la necessità di un coordinamento delle scelte da parte di Regioni e Ato nei territori gestiti in maniera più frammentata.
I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all'Autorità le proprie osservazioni entro il 12 ottobre 2019.